

Mo.Pa. Farneta
Situato nei locali dell’ex scuola elementare di Farneta, nel comune di Cortona (AR), il Mo.Pa (Mostra Paleontologica dell’Unità Faunistica di Farneta) si occupa di esporre dal 2010 reperti di vertebrati estinti come il Mammuthus meridionalis.
Raccolti e catalogati nel corso del tempo da Don Sante Felici a partire dagli anni ‘60, durante la costruzione dell’Autostrada del Sole, questi fossili sono un importante lascito patrimoniale inestimabile che offrono uno sguardo sulla fauna della Valdichiana nel Quaternario



Don Sante
«...Ho fatto un museo alla buona però auspico che rimanga a Farneta, portato via da qui diventa anonimo e perde di significato...»
Nato nel 1913 a Pietraia (AR), Don Sante Felici venne affidato al servizio sacerdotale di Farneta nel 1937, all’età di 24 anni. Dette vita a varie iniziative nel corso degli anni, mettendo in movimento tutta la comunità che allora contava un numero di membri ben maggiori di quella attuale. Queste non erano solo di materia ecclesiastica, Don Sante Felici era un “cultore dilettante” (come amava lui stesso definirsi) di Archeologia, Paleontologia, Storia e folklore locale. Dedicò molto del suo tempo alla raccolta dei reperti che venivano rinvenuti durante la costruzione dell’Autostrada del Sole e li racchiuse sotto un unico tetto. In un periodo in cui la tutela di certi beni culturali non era ancora di generale e consapevole affermazione come oggi, si mostrò sempre impegnato nella lotta ai saccheggi o alla impropria commercializzazione del materiale fossile della sua zona e intrattenne col museo fiorentino un fitto e amichevole intreccio di rapporti, sfociato nell’affidamento della tutela di tutta la sua raccolta paleontologica. Fu così che aprì, con le proprie risorse, il Museo Paleontologico di Farneta che è ancora oggi meta turistica per famiglie e luogo di interesse e ricerca.
L'unità faunistica di Farneta
L’unità Faunistica di Farneta, datata 1,6-1,4 Ma, fu istituita da Augusto Azzaroli ed Elsa Gliozzi sulla base delle faune rinvenute nelle sabbie gialle che affiorano nelle colline vicino all’abbazia di Farneta. Insieme alle Faune di Tasso e di Pirro, va a rappresentare depositi fossiliferi appartenenti all’ultima fase dell'età Villafranchiana.
Il termine Villafranchiano fu coniato da Lorenzo Pareto, geologo e politico italiano, in riferimento ai sedimenti fluviali e lacustri con abbondante presenza di mammiferi fossili affioranti nell’area di Villafranca D’Asti (Piemonte).
La suddivisione cronologica del Villafranchiano fu definita da Augusto Azzaroli, negli anni 70-80, con la divisione dell'età villafranchiana in: Inferiore (3,5-2,6 Ma); Medio (2,6-2,0 Ma); Superiore (2,0-1,0 Ma)
I tre orizzonti, due del Villafranchiano superiore, con le unità faunistiche del Tasso e di Farneta, e il terzo "galeriano", sono stati distinti essenzialmente in base al contenuto paleontologico.
Info Geologiche Valdichiana - Percorso geologico Farneta
Una passeggiata, della durata di 1h, seguendo i luoghi dei rinvenimenti fossili durante la costruzione dall’Autostrada A1 e della nuova linea ferroviaria.
Partendo dal museo, ci si avventura nella campagna circostante, alla scoperta di un passato lontano. La passeggiata lungo il percorso paleontologico di Farneta permette di assaporare la bellezza di questi luoghi, molto interessanti anche dal punto di vista paesaggistico e naturalistico.


Come raggiungerci
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Via del Petrischio, 12, 52044 La Villa - Farneta AR, Italia
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